Una pagina di storia vera. Un gruppo di fucilieri americani è in lotta con le truppe giapponesi, durante la seconda guerra mondiale, per la conquista dell'isola di Guadalcanal.
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Mamma mia! Mamma mia! ieri mi sono sparato Apocalypse Now (7° volta) e La Sottile linea Rossa (2° volta), in completo delirio cinematografico e il paragone è stato improponibile. Da un lato un capolavoro cinematografico dall'altro un capolavoro di retorica. Niente e sottolineo NIENTE a che vedere con l'Ottava Arte. Tolte ovviamente (almeno quelle mi verrebbe da dire) le splendide scenografie, memorabile forse quella dei cannoni della nave, non rimane che una grossa "palla di ferro" ancorata al piede sottoforma di dialoghi infarciti di falsi moralismi,........"e la guerra è brutta", "e la guerra è cattiva", "e questa è la natura dell'uomo", etc, etc. Cose trite e ritrite, il cui valore intrinseco è innegabile, ma pronunciate o meglio recitate, da quattro s*****i perdono irrimediabilmente della loro forza. E poi c'è il regista, l'incarnazione vivente del marketing commerciale. Nessuno come questo tizio è riuscito a mantenere alta l'attenzione su di sè partorendo il nulla filmico. Questo personaggio (perchè null'atro è, tantomeno un regista), fà un film ogni 10 anni e la gente grida al capolavoro. Capolavoro sì, ma di astuzia. VOTO: 3 e mezzo alla splendida fotografia, che non basta a salvare questo scarsissimo film sulla guerra. (.....Apocalypse Now, Il Cacciatore,............Mamma Mia!Mamma Mia!)